Xiaomi Smart Band 7: resta una delle migliori in circolazione | Recensione

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Xiaomi ha lanciato anche in Italia l’ultima generazione della propria smartband: siamo arrivati alla settima. È un prodotto attesissimo, perché si parla di una delle smartband più vendute sul mercato italiano e non solo.

Già la precedente, la Mi Band 6, aveva rappresentato un bel balzo in avanti sia dal punto di vista estetico che tecnologico e personalmente l’avevo apprezzata molto, così leggera e minimale, eppure la più completa tra le smartband della sua fascia di prezzo. Qualche mese dopo era uscita anche la versione con NFC che permette di effettuare pagamenti direttamente col polso, come vi avevamo spiegato qui, ed era stata un'integrazione decisamente apprezzata.

Considerato che Xiaomi per il momento ha deciso di lanciare sul nostro mercato solo la versione senza NFC della Smart Band 7, ad oggi la domanda è: cosa cambia rispetto alla precedente, e quale vale la pena comprare? Ecco la mia impressione al netto di qualche giorno di utilizzo.

LA NOVIT STA (QUASI) TUTTA NEL DISPLAY

Iniziamo dicendo che la differenza principale salta subito all’occhio e anche se il form factor rimane lo stesso il display AMOLED è del 25% più ampio rispetto alla Mi Band 6 (è passato da 1,56’’ a 1,62’’). Novità anche la possibilità di display always on e la luminosità che è stata portata da 450 a 500 nit, una differenza che si vede sotto la luce diretta del sole o del nostro studio, sempre apprezzabile anche se si partiva già da una buona base. Manca ancora invece la regolazione automatica della luminosità.

Nuovi anche i quadranti - qui un centinaio, mentre sulla Mi Band 6 sono 60 - tra cui qualcuno con delle animazioni inedite come quello a tema marziano, ma c'è anche la possibilità di caricare una foto a scelta. Alla fine però ho optato per uno di quelli di default per via del colpo d'occhio con tutte le informazioni necessarie.

Per il resto ritroviamo, al netto di qualche millimetro di larghezza e un grammo di peso in più, le solite qualità che hanno contribuito al successo del prodotto, cioè la leggerezza, la comodità e il fatto di dimenticarsi di averlo indossato. Misura 47,4 x 18,6 x 12,7 millimetri e pesa 13,5 grammi; la resistenza all'acqua è di 5 ATM. Il cinturino non è propriamente retrocompatibile ma volendo si può forzare un po' la mano sfruttandone l'elasticità e il gioco è fatto.

Devo dire che questi cambiamenti influiscono positivamente sull’esperienza d’uso: la Smart Band 7 risulta più leggibile rispetto alla 6 perché quei millimetri in più fanno comodo, inoltre in questo senso c’è stato un restyling del menù e le voci si leggono meglio (sulla Mi Band 6 devono scorrere più a lungo per essere comprensibili essendo il display più stretto).

MOLTE PI ATTIVIT SPORTIVE E SP02 CONTINUA

Il numero di attività sportive è aumentato: adesso sono 110, ma si tratta più che altro di etichette, perché si contano sulle dita di una mano quelle per cui sono previste rilevazioni specifiche; per le altre, che si tratti di pilates o di equitazione, vengono rilevati sempre gli stessi dati, ovvero il tempo trascorso, le calorie bruciate e la frequenza cardiaca.

Nuovo anche il valore Vo2 max che misura la quantità di ossigeno che siamo in grado di consumare in una data unità di tempo. Rimangono le funzioni dedicate all’allenamento come la misurazione SpO2 (che adesso è continua) e del battito cardiaco, o il monitoraggio del sonno con la possibilità di considerare anche il russare notturno. Ci sono anche la misurazione del carico dell'allenamento con indicazioni sulla durata del recupero e sull'intensità.

Sempre tenendo presente che non si tratta di un dispositivo medico, le rilevazioni richiedono qualche secondo ma sembrano abbastanza accurate a patto che abbiate stretto bene il cinturino, e anche la rilevazione delle attività sportive è apprezzabile, come d'altronde già avveniva sulla Mi Band 6.

Le due grandi assenze su questa band sono l’NFC e il GPS. Il primo perché, almeno sul mercato italiano, la Xiaomi Smart Band 7 è stata proposta solo nella versione senza NFC, mentre in Cina è stata lanciata anche quella dotata di questa funzionalità, molto comoda per la possibilità di effettuare pagamenti.

Il GPS invece, per quanto atteso, non ha fatto capolino in questa versione della band: si dice che potrebbe essere implementato in una futura Xiaomi Smart Band 7 Pro. Peccato perché avrebbe fatto la differenza: sono molto poche le band che possono contare su una geolocalizzazione indipendente dallo smartphone, e sicuramente nessuna in questa fascia di prezzo. Se la Xiaomi Smart Band implementasse entrambe queste funzionalità diventerebbe in toto l’alternativa più completa in circolazione, seminando concorrenti come ad esempio il Watch Fit di Huawei, che ha il GPS ma non l’NFC e si trova al momento a 59 euro su Amazon.

INTERFACCIA RIDISEGNATA E APP MI FITNESS

Per quanto riguarda il sistema l’organizzazione interna è rimasta la stessa, non ci sono pulsanti fisici ma solo swipe (l'assenza di un pulsante fisico crea qualche difficoltà nelle situazioni con molta acqua o anche per la navigazione del menù), e c’è un miglioramento nella fluidità legato all’aggiornamento del chip.

Scorrendo verso l’alto si accede al menù principale che scorre ad anello, mentre scorrendo verso il basso compare la tendina delle notifiche. Scorrendo verso destra o sinistra ci sono le scelte rapide personalizzabili da app, come meteo, musica, statistiche, sveglie, frequenza cardiaca, respirazione, saturazione e così via.

Il Bluetooth a bordo è un 5.2 e la connessione con lo smartphone è buona sia con iOS che con Android; le notifiche arrivano tempestivamente ma l’interazione è limitata, però c’è la possibilità di inviare risposte rapide personalizzate quando non si può prendere una chiamata. Le emoticon vengono lette.


L'app è la Mi Fitness che avevamo iniziato a conoscere anche per il modello precedente; chiara e intuitiva, offre bei grafici per tutte le rilevazioni, dal sonno all'allenamento, e permette di personalizzare parecchie funzionalità, dalla vibrazione alle app che possono inviare le notifiche.

Anche la batteria è cresciuta, arrivando a 180 mAh rispetto ai precedenti 125 mAh, ma essendo il display più grande - e quindi più energivoro - l'autonomia non è aumentata rispetto alla Band 6.

L'autonomia dichiarata è di 15 giorni di utilizzo tipico e 9 di utilizzo intenso; io l’ho usata per qualche giorno con tutte le opzioni più energivore attive (e almeno un paio di allenamenti) constatando un consumo del 10% - 15% al giorno circa, per cui potrebbe aver senso caricarla una volta alla settimana; ma molto dipende dal vostro utilizzo. In ogni caso per ricaricarla ci vuole poco più di un'ora con una basetta magnetica che sembra uguale a quella del modello precedente.

PREZZO E CONCLUSIONI

Rispetto agli inizi, quando la Smart Band era un semplice bracciale senza display che si limitava a rilevare i parametri e a vibrare in corrispondenza della ricezione di notifiche, con un’autonomia di moltissimi giorni, c’è stato un progressivo avvicinamento al mondo degli smartwatch light, come appunto il Huawei Watch Fit o alle band evolute come la Huawei Band 6.

Man mano che il display si ingrandisce e diventa simile a questi modelli, secondo alcuni utenti va perdendo punti in termini di autonomia e convenienza insieme alla propria natura di band ultraleggera. A questo punto, dicono, tanto vale appunto un Watch Fit che ha il display più ampio il giusto per leggere le notifiche.

Al netto di queste considerazioni un po’ amarcord, a me il display AMOLED piace molto ed è chiaro, conserva le giuste caratteristiche per essere utile senza sacrificare la leggerezza e anche un qual certo senso estetico. Tuttavia, anche la Mi Band 6 aveva simili caratteristiche e, in più, anche la possibilità di avere l’NFC che secondo me è molto comoda.

I miglioramenti portati dalla Xiaomi Band 7 sono sicuramente apprezzabili, soprattutto la maggior leggibilità e le icone rinnovate, ma non poi così sostanziali rispetto alla Mi Band 6 che era già un ottimo prodotto.

Visto che la Xiaomi Smart Band 7 viene venduta di listino a 59 euro con promo lancio a 49 euro per i primi giorni sul sito ufficiale e su Amazon, che è lo stesso prezzo della Mi Band 6 con NFC (mentre quella senza al momento si trova sui 35 euro circa), dovessi spendere quei soldi preferirei la 6 con NFC piuttosto che la 7 senza, perché per me è una funzionalità molto utile. O forse aspetterei la 7 Pro se davvero avesse il GPS - bisognerà anche vedere quanto costerà - diventando un prodotto più completo.

PRO E CONTRO

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